domenica 26 novembre 2017

Mostra "OPERA INCISA" a Fontanetto Po (VC)


“OPERA INCISA” A FONTANETTO PO (VC)

 

Fontanetto Po – Inaugura sabato 2 dicembre alle ore 17 la mostra allestita presso il Palazzo Municipale e la Biblioteca Comunale di Fontanetto Po, curata da Roberto Gianinetti e Gianluca Masuero titolata “Opera Incisa – bulino, acquaforte, acquatinta, xilografia…”.

In mostra circa cinquanta opere degli artisti: Osvaldo Alberti (Verolengo – To) – Piero Ariena (Vercelli) – Albina Dealessi (Lu – AL) – Piero Dellavalle (Vercelli) – Dora Iannotti (Vercelli) – Roberto Gianinetti (Asigliano VC)– Alessia Meglio (Vercelli)  – Pierangela Orecchia (Vercelli) – Silvio Pozzati (Vercelli) – Nadia Presotto (Conzano AL)– Paolo Seghizzi (Vercelli)  – Renata Torazzo (Vercelli) – Gianpiero Rosso (Vercelli) – Lucrezia Zaffarano (Milano).

La rassegna espositiva, precisano i curatori, presenta stampe originali in foglio, libri d’ artista, matrici in rame, zinco, legno, linoleum, plexiglass, cartoni…

Questo il testo del Sindaco Claudia Demarchi:” Fontanetto Po: un Comune piccolo, leggermente fuori dai percorsi culturali “ortodossi”, ma denso di storia e tradizioni. Giovanni Battista Viotti, la Stagione Teatrale, il Tram, l'Antico Mulino San Giovanni, la strada ciclabile che collega Venezia e Torino.

Per due settimane, negli spazi del Comune e nella Biblioteca, ospiteremo una mostra di incisioni classiche e sperimentali.

Matrici xilografiche, di rame, zinco, plexiglass... insieme ai preziosi fogli di carta in puro cotone, intrisi di inchiostri e colori da stampa. L'antico, come disciplina artistica e di divulgazione e il contemporaneo, che si presenta secondo le proprie istanze, modi sentire, contrasti. Artisti del nostro territorio, soprattutto, che credono in questa pratica costruita con il pensiero, le emozioni del cuore, le mani e che affrontano e sviluppano percorsi anche molto lontani uno dall'altro, ma sempre rivolti a comunicare, proporre, dialogare.

Il classico bianco e nero si affianca pertanto ai colori (azzurri, bruni); la natura (albero, semi) è contaminata dall'urbano (Tetti, Varsej) intrisa dal sacro (Genesi, Madre, Time), dal mitico (labirinti)...

Mi sono incuriosita e ho iniziato a guardare e toccare i lavori, le matrici: hanno comunicato, trasmesso; ho cominciato anche a vedere.

Nel pieghevole che accompagna la mostra anche un breve e commovente testo di Elisabetta Dellavalle “L’ odore del rame – L’ odore di mio padre”.

La mostra è visitabile fino al 16 dicembre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, martedì e giovedì dalle 15 alle 17.30 e il sabato dalle 16 alle 18. Ingresso libero.  
(xilografia di Nadia Presotto)

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