giovedì 31 marzo 2016

Beppe Pasciutti in mostra a Sartirana


SARTIRANA ( PV) -  “POLYTECNHES” LA MOSTRA ANTOLOGICA DI BEPPE PASCIUTTI
 

Sartirana – S’ inaugura sabato 2 aprile 2016 alle ore 18 la mostra antologica “Polytecnhes” dell’ artista Beppe Pasciutti, allestita nella suggestiva cornice de “La Pila”, nel centro di Sartirana.

In mostra, oltre a inediti disegni di gioielli e sculture in cera create da Beppe Pasciutti, dipinti e sculture che testimoniano il lungo cammino dell’ artista nel mondo della creatività contemporanea. Quasi nove lustri dedicati alla ricerca della bellezza e della integrazione tra le arti.

La mostra che all’ inaugurazione presenterà “Voci nell’ arte” con Cristina, Tiziana, Luisa e Giuliana, è visitabile fino al 17 aprile 2016.

Come già scrissi in occasione di una precedente mostra di Beppe Pasciutti allestita a Breme, preferisco non svelare le opere dell’ artista; visitate la mostra, senza fretta, così semplicemente. Lasciatevi trasportare dal fascino delle sue opere che il luogo rende ancora più suggestive e parlate all’ artista. Pasciutti, gran affabulatore, è sempre molto disponibile e certamente vi incanterà. Sarà uno di quei piacevoli momenti che ricorderete a lungo.

Informazioni utili: La Pila – Piazza Ludovico da Breme 3 – Sartirana (PV) – Antologica di Beppe Pasciutti dal 2 al 17 aprile 2016. Orari di visita con ingresso libero: sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.30. Dal martedì al venerdì su appuntamento telefonico allo 0384.800412.

(Nadia Presotto Luparia)

 

venerdì 25 marzo 2016

"L' isola che (non) c'é" a Omegna


MOSTRA A OMEGNA: L’ ISOLA CHE (NON) C’ E’ 
 

Omegna – La prima mostra del sesto anno di attività della Galleria Aglaia Arts & Crafts di Omegna,  via Manfredi 11, s’ inaugura sabato 2 aprile alle ore 17.30 ed é titolata “L’ isola che (non) c’è”, con opere di: Alessandro Bani, Giugi Bassani, Roberto Borghini, Carlo Casanova, Franco Corelli Pasquali, Giovanni Crippa, Piero Dudreville, Renato Luparia, Guido Montemartini, Nadia Presotto e Sandra Vinotti.

In questa mostra, ci comunicano i galleristi,  un gruppo di artisti legati per motivi diversi al territorio del VCO e quindi al Lago Maggiore e al Lago d’ Orta, interpreta il tema dell’isola, non solo come caratteristica morfologica ma anche come rappresentazione di un tema che ha affascinato e intrigato viaggiatori e artisti che, soprattutto durante la voga ottocentesca del Gran Tour, hanno visitato, tra le altre, questa zona. Undici artisti si confrontano, esprimendosi con tecniche e linguaggi diversi, ma con una omogeneità intrinseca nel trattare il tema. Il filo conduttore si snoda tra stampe fotografiche, olii, installazioni, pietra, legno e ceramica, conducendoci attraverso un viaggio fatto di suggestioni, con un forte richiamo al nostro immaginario. Guidati da queste opere possiamo vagheggiare la “nostra” isola, vista, pensata o forse solo sognata.

DI ISOLA IN ISOLA

Fermatevi davanti al “sublime” rosso turneriano di Borghini e fantasticate di fronte all’elegante installazione onirica di Bassani. Cercate la vostra isola negli olii di Presotto e riconoscetela nei dipinti “accartocciati” di Bani. Potete intuirla, o ritrovarla, nelle opere di Vinotti, mentre nelle stampe fotografiche di Luparia  apprezzerete le sfumature cromatiche che creano forme sinuose. Al centro dell’allestimento un’essenziale pietra chiara, la pietra di Vicenza prediletta da Montemartini, porta impressi i contorni di un’isola, che da un elemento architettonico forse possiamo ricondurre a quella di San Giulio. Da una parete una testa di drago ligneo ammicca dal teatrino che Crippa ha creato come contrappunto ad un altro, in cui si riflette, come in un lago, una forma ceramica, anch’essi rimando alla leggenda del Santo del Lago d’Orta. Una nebbia autunnale, forse un retaggio della pianura padana da cui proviene, avvolge le isole di Corelli Pasquali, mentre negli olii di Casanova l’autore osserva il lago dalla sua amata Quarna, di cui presentiamo alcuni scorci, e lo colora di grigi e di viola. Il Lago Maggiore, infine, ci accoglie con le sue isole, nel tratto decisamente figurativo dei due dipinti di Dudreville.

La mostra, che nel periodo invernale sarà allestita presso le Cantine Conti di Maggiora, è visitabile dal 2 al 23 aprile 2016 dal giovedì al sabato dalle 16.30 alle 19.00 con ingresso libero. Per maggiori informazioni tel: 0323 62836 - 349 3568546. 

 

giovedì 24 marzo 2016

I giardini di Villa La Pergola ad Alassio


I GIARDINI DI VILLA LA PERGOLA AD ALASSIO
 

 
Fino alla fine di ottobre i giardini di Villa della Pergola ad Alassio saranno aperti al pubblico per le visite guidate, che si tengono di sabato e domenica con inizio alle ore 9.30 - 11.30 - 15.00 - 17.00 e durante la settimana solo per gruppi (prenotazione obbligatoria, per informazioni www.giardinidivilladellapergola.it).

Realizzati alla fine del XIX secolo i Giardini di Villa della Pergola rappresentano uno dei rari esempi di giardino inglese in Italia e, grazie all’attento restauro curato dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone, uniscono sapientemente la tipica vegetazione mediterranea con piante rare della flora esotica. Nei 22.000 mq di superficie sono ospitate importanti collezioni botaniche come quella dei glicini, con oltre 28 varietà, e una collezione botanica unica in Europa con più di 350 varietà di agapanti.

 

 

Maggio a Villa della Pergola: fioriture e laboratori sulla rosa, la regina del giardino

Durante il mese di maggio i visitatori dei Giardini di Villa della Pergola potranno ammirare le fioriture delle spiree, splendidi arbusti che si ricoprono di candidi fiorellini, delle prime buganvillee e delle rose.

E proprio alla regina del giardino, la rosa appunto, è dedicato il laboratorio Una rosa è una rosa…”, organizzato nell’ambito di Una domenica in giardino”, una serie di eventi rivolti ai bambini e alle famiglie realizzati su un progetto di Nadia Nicoletti. Nel periodo di fioritura delle rose del Giardino di Villa della Pergola, si conosceranno da vicino le rose antiche che qui vengono coltivate. Si andrà alla scoperta delle Rose Banksiae, della Rosa Bracteata e delle Rose Cinesi e si scopriranno le caratteristiche e la storia di questi meravigliosi fiori. Durante il  laboratorio, inoltre, si imparerà una tecnica di propagazione di queste piante e si utilizzeranno i petali per un’attività curiosa.

Il Laboratorio si terrà alle ore 9.30-10.30-11.30-15.00-16.00-17.00. Durata 1h.

Costo del laboratorio abbinato alla visita guidata: € 15 adulti, € 10 soci FAI, € 5 bambini (gratuito per bambini fino ai 6 anni accompagnati da un adulto). Prenotazione obbligatoria a info@giardinidivilladellapergola.com - Tel. 0182646130/ 0182646140  - Cell. 335664550 / 3381252079 (Davide).

 

 

Giugno a Villa della Pergola: agapanti, fioriture e laboratori

A giugno i Giardini di Villa della Pergola si coloreranno di diverse sfumature di blu, azzurro e bianco grazie alle prime fioriture degli Agapanthus, i cui fiori si dispongono a formare pennellate ricche di colore simili alle onde del mare; una collezione unica in Europa per numero e qualità che conta oggi oltre 350 varietà diverse. Anche le lavande e gli agrumi inizieranno a diffondere i loro profumi.

Questi fiori saranno i protagonisti dell’ultimo laboratorio “Una domenica in giardino” dal titolo “Agapanti, lavande e agrumi: aromi e sapori da giardino” che si terrà domenica 12 giugno. Il laboratorio sarà quindi l’occasione per conoscere alcune caratteristiche di queste piante e scoprire come si sono diffuse in Europa. Inoltre, si imparerà a preparare un sale profumato alle erbe della Riviera e a coltivare una pianta portafortuna.

Il Laboratorio si terrà alle ore 9.30-10.30-11.30-15.00-16.00-17.00. Durata 1h.

Costo del laboratorio abbinato alla visita guidata: € 15 adulti, € 10 soci FAI, € 5 bambini (gratuito per bambini fino ai 6 anni accompagnati da un adulto). Prenotazione obbligatoria a info@giardinidivilladellapergola.com - Tel. 0182646130/ 0182646140  - Cell. 335664550 / 3381252079 (Davide).

 

Infine, con  l’arrivo dell’estate si potrà passeggiare nei Giardini immersi tra i colori della macchia mediterranea e della vegetazione tropicale e ammirare le fioriture delle coloratissime strelitzie, dei solanum, delle bignonie e delle ninfee, raccolte nelle fontane e nei laghetti rocciosi.

Il Relais e il ristorante

Oltre ai giardini, fino a ottobre sarà aperto anche il Relais di Villa della Pergola, con dodici suite una diversa dall’altra, dedicate ognuna ai numerosi personaggi che in passato hanno soggiornato a Villa della Pergola o hanno fatto parte della colonia inglese di Alassio.

Un’altra importante novità è relativa al Ristorante di Villa della Pergola che, d’ora in poi, resterà aperto tutto l’anno ed è diretto da un nuovo chef: Giorgio Servetto.

Protagonista delle proposte gourmet dello chef ligure è la cucina del territorio, rivisitata però in chiave moderna, con proposte originali e leggere. Il pesce, soprattutto quello azzurro, ha grande spazio; non mancano la carne e gli ortaggi, in particolare quelli tipici della Piana di Albenga, come il carciofo spinoso e l’asparago violetto di Albenga, il pomodoro cuore di bue, la zucchina trombetta, e le erbe aromatiche del territorio… Una cucina, quindi, volta a valorizzare fortemente i prodotti locali, con qualche spunto dalla vicina Francia e con proposte di qualità per vegetariani, vegani e celiaci.

Il ristorante sarà aperto al pubblico; durante l’apertura dei giardini, per i gruppi saranno previsti menu speciali.

 

Per informazioni e prenotazioni:

Villa della Pergola,

via Privata Montagu 9, 17021 Alassio (Savona)


 

 

Emanuela Mezzadri espone a Borgomanero


EMANUELA MEZZADRI IN MOSTRA A BORGOMANERO
 

Borgomanero (No) – S’ inaugura sabato 2 aprile alle ore 18.00 la personale dell’ artista Emanuela Mezzadri “L’ equilibro in uno stagno” allestita presso la Galleria Borgoarte di Borgomanero, e presentata da Neil Davenport, con la quale l’ artista espone  una selezione degli ultimi lavori.

Molto apprezzata da collezionisti nazionali e internazionali con mostre in Europa e gli Stati Uniti, la carriera di Emanuela Mezzadri è caratterizzata da un’evoluzione costante, da una predilezione per la sperimentazione e da una poetica personale fondata su una profonda preparazione tecnica ed idee chiare e ben argomentate.

Le opere in mostra sono di una raffinata tecnica mista nella quale la Mezzadri usa diversi materiali come inchiostri ed impasti ceramici su carta, lino e pile per costruisce un paesaggio equilibrato, un’ecologia pittorica in cui ogni componente svolge un ruolo preciso: “come l’equilibrio in uno stagno: un piccolo mondo coerente in tutte le sue parti, che riesce a vivere solo se ogni elemento è conforme alla propria funzione naturale.”

Emanuela Mezzadri vive e lavora a Bieno di S. B. Verbano (VB).
Cresciuta a Milano studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Milano prima con Luciano Fabro, poi con Diego Esposito.
Nel suo lavoro artistico ricerca un equilibrio compositivo dove colore, materia e parole risultino importanti in ugual misura.
Utilizza la successione matematica di Fibonacci per costruire lo spazio e la poesia haiku per definire l’idea. Entrambi hanno come concetto base la natura, che l’artista ricrea in paesaggi di luce e orizzonti astratti mediante l’uso di inchiostri lavati, diluiti, stratificati.
Impiega in prevalenza il colore nero ricavando le altre tinte attraverso reazioni chimiche.
Vecchi lini, carta e pile trattati con impasti ceramici sono gli sfondi che trasforma manualmente con piccole e grandi crepe: rappresentazioni della terra e della materia che si contrappongono ai cieli al di sopra dell’orizzonte.
Collabora con scuole ed enti socio-riabilitativi insegnando la tecnica della ceramica e altre materie artistiche.
Fa parte del movimento artistico M. A. I. (Movimento Arte Inessente).
Ha partecipato a numerose rassegne espositive, in Italia e all’ estero.

“L’ equilibrio in uno stagno”, con i patrocini della Città di Borgomanero – Assessorato alla Cultura e Provincia di Novara, è visitabile fino al 23 aprile 2016 il mercoledì è giovedì dalle 16 alle 19.30; venerdì e sabato anche al mattino dalle 10 alle 12.30. Domenica su appuntamento. Galleria Borgoarte – Corso Mazzini 51 – Borgomanero. Tel. 0322.834262.

 

 

 

 

Mario Surbone in mostra alla Bocconi di Milano


MARIO SURBONE IN MOSTRA ALLA BOCCONI DI  MILANO

Milano – E’ stata inaugurata lunedì 21 marzo la personale del Maestro Mario Surbone allestita presso la Sala Ristorante dell’ Università Bocconi di Milano (Via Sarfatti 25 ), dalla critica d’ arte Elena Pontiggia, alla presenza di numerosi amici.
 
                                                      Elena Pontiggia e Mario Surbone

Questo il testo redatto da Elena Pontiggia: Nella sua ormai lunga ricerca Mario Surbone (1932) è stato vicino ai movimenti espressivi successivi all’ informale. In sintonia con gli artisti di “Azimuth” da Manzoni a Castellani fino a Bonalumi, che hanno operato negli anni Sessanta e Settanta, la sua pittura non si è svolta alla rappresentazione sulla superficie, ma alla sagomazione, all’ estroflessione della superficie, intesa come oggetto, come realtà tridimensionale che si dilata nello spazio divenendo insieme scultura, architettura, colore e luce. Surbone ha avuto altre stagioni nel suo percorso, ma quella che viene presentata all’ Università Bocconi, caratterizzata dal ciclo degli incisi, è la più interessante e la meno nota. Muovendo dalla geometria di malevic e dalla astrazione delle avanguardie europee, l’ artista ha inciso la superficie creando un gioco lirico di ombre e luci. E ha cercato la dimensione dell’ armonia e del silenzio, comprendendo che non ci può essere l’ una senza l’ altro.”

L’artista vive e lavora tra Torino e Treville (AL) paese del Monferrato, dove nasce nel 1932. Ha compiuto gli studi presso il Liceo Artistico di Torino e poi all’Accademia Albertina, dove è stato allievo di Felice Casorati dal 1950 al 1954; esordisce nel 1958 alla Mostra Nazionale d’Arte Giovanile di Roma. Determinanti i soggiorni parigini nel 1957 e nel 1961: sono soggiorni stimolanti, periodi nei quali Mario Surbone si guarda intorno, esplora e prosegue la sua ricerca, assumendo una particolare identità stilistica. La sua prima esposizione è del 1962 a Venezia alla Galleria Il Canale, alla quale ne seguono molte altre sia personali, sia collettive, in Italia e all’estero, in spazi pubblici e privati, accompagnati da articoli e recensioni di autorevoli critici e storici dell’ arte. Mario Surbone si è dedicato alla pittura fin da giovane, mettendo in evidenza soluzioni personali, con tendenze geometriche che si ritrovano anche nelle figure umane, che negli anni successivi diventano sagome ritagliate, collage, duplicazione, positivo e negativo.

La ricerca continua senza troppi contrasti, negli anni Settanta porta Surbone agli “Incisi” su superfici monocrome di cartone o metallo: linee spezzate, incastri, incisi, così da creare modulazioni plastiche, essenziali e libere.

Ed ecco che dopo gli Incisi, a partire dal 1978,  procede a interventi pittorici su supporti sagomati. Gli acrilici su legno sono opere che l’artista ancora oggi continua a creare, sono formati da più elementi, con intrecci geometrici, regolari e irregolari, con insenature e frastagliamenti, non solo al perimetro ma anche all’interno dell’opera. Creazioni attraenti, appartenenti al mondo della natura,  che catturano lo sguardo, dialoganti tra forma e colore, di forte impatto emotivo.

La personale di Mario Surbone allestita alla Sala Ristorante dell’ Università Bocconi di Milano è visitabile fino al 6 maggio 2016 dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12. Ingresso Libero.

 

sabato 12 marzo 2016

Inaugurato "Padiglione Tibet" al Castello di Pavia


INAUGURATO “PADIGLIONE TIBET” A PAVIA
PaviaGrandioso l’ evento inaugurale di venerdì 11 marzo 2016 al Castello Visconteo di Pavia per il progetto “Padiglione Tibet – il padiglione per un paese che non c’è” ideato da Ruggero Maggi”; numerosissimi gli artisti presenti ed il pubblico che hanno ammirato le opere esposte in un suggestivo e curato allestimento.
Alle 18, nella sala conferenze, il benvenuto da parte dell’ Assessore del Comune di Pavia, Giacomo Galazzo, che ha ricordato che l’ evento fa parte di una programmazione culturale, nell’ anno della Misericordia, più ampia e rivolta alla spiritualità, al sacro ed ai diversi modi di vivere l’ esperienza religiosa. Oltre ad avere un carattere internazionale, il Padiglione Tibet è una esperienza delicata e, ha sottolineato,  sia doveroso che gli Enti pubblici ne parlino. Ruggero Maggi ha precisato che il Tibet è il “polmone spirituale” del mondo. Mentre il co-curatore  Giosué Allegrini ha precisato, tra l’ altro, che il Tibet è la massima espressione di libertà. Toccante l’ intervento del Monaco Tibetano  Ghese Lobsang Tenkyong che ha raccontato della sua vita in quel paese e di quando lo ha dovuto lasciare e dell’ attuale situazione. Presente anche il cantante e performer Alberto Fortis fin dall’ inizio sostenitore di Padiglione Tibet.
La mostra presenta una sintesi creativa delle precedenti edizioni (2011-2013-2015) di Padiglione Tibet nato come evento collaterale della Biennale di Venezia e durante il quale sono stati coinvolti importanti artisti, tra cui il Premio Nobel Dario Fo, Gillo Dorfles e Dario Ballantini. In mostra quindi le Khate sulle quali sono intervenuti gli artisti, i mandala, le ruote delle preghiere, gli ombrelli, oltre a video-arte, al progetto “Tibet…c’è poco da ridere” e “I colori dello spirito”.
                                  Lama Tenkyong con le artiste Nadia Presotto e Albina Dealessi
Questi gli artisti partecipanti:
Lorenzo Alagio, Filippo Altomare, Salvatore Anelli, Franco Ballabeni, Dario Ballantini, Calogero Barba, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, BAU, Luisa Bergamini, Carla Bertola, Giuseppe Bertolino, Giorgio Biffi, Mariella Bogliacino, Giovanni Bonanno, Rossana Bucci, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Paola Caramel, Paolo Carnevale, Bruno Cassaglia, Domenico Castaldi, Stefano Cerioli, Simonetta Chierici, Pino Chimenti, Barbara Codemo, Francesca Romana Corradini, Marzia Corteggiani, Marisa Cortese, Giampietro Cudin, Christine Davis, Teo De Palma, Adolfina De Stefani, Albina Dealessi, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di Fazio, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma, Gillo Dorfles, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Alessandra Finzi, Dario Fo, Giglio Frigerio, Fernando Garbellotto, Ornella Garbin, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Ivana Geviti, Riccardo Ghirardini, Gino Gini, Lillo Giuliana, Antonella P. Giurleo, Bruno Gorgone, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Giovanni Gurioli, Gennaro Ippolito, Oriana Labruna, Paolo Lamarque, Franca Lanni, Silvia Lepore, Pino Lia, Oronzo Liuzzi, Gian Paolo Lucato, Ruggero Maggi, Francesco Maglia snc, Antonello Mantovani, Silvia Mariani, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi, Renato Mertens, Fernando Montà, Lorenza Morandotti, Simona Morani, Tashi Norbu, Paolo Nutarelli, Orisol, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Sandro Pellarin, Renata Petti, Marisa Pezzoli, Giorgio Piccaia, Matteo Piccaia, Plumcake, Giovanni Genshō Ponzoni, Veronique Pozzi, Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Tiziana Priori, Mario Quadraroli, Angela Rapio, Carla Rigato, Giuseppina Riggi, Gian Paolo Roffi, Claudio Romeo, Maria P. Fanna Roncoroni, Jeannette Rütsche, Sergio Sansevrino, Roberto Scala, Anna Seccia, Gianni Sedda, Cesare Serafino, Lucio T. Serafino, Elena Sevi, Lucia Spagnuolo, Celina Spelta, Franco Spena, Ilaria Sperotto, Roberto Testori, Vittorio Tonon, topylabrys, Micaela Tornaghi, Alberto Vitacchio, Andrea Vizzini, Doriana Vovola.
Video arte
Francesca Lolli, Ruggero Maggi, Marco Rizzo.
Testi di
Adriano  Accattino, Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Gianluca Anselmo, Stefano  Antichi, Elisabetta Bacci, Piergiorgio Baroldi, Massimo Bignardi, Boris Brollo, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giorgia Cassini, Andrea Chinellato, Tamding Choephel, Stefano Dallari, Giulia Fresca, Ornella Garbin, Chiara Gatti, Lorella Giudici, Alexander Larrarte, Enzo Lo Scalzo, Ruggero Maggi, Mimma Pasqua, Cristina Romieri, Alberto Rovida, Massimo Scaringella, Giuliana Schiavone, Roberta Semeraro, Tiziana Tacconi, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali, Emma Zanella.

Artisti della mostra Tibet… c'è poco da ridere
Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto, Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.

                                       Una parte della mostra al Castello Visconteo di Pavia
La mostra è visitabile fino al 10 aprile 2016 Orari: da martedì a domenica 10 - 13 e 15 - 17.50

La biglietteria chiude 45 minuti prima della mostra.
Chiuso il lunedì. Aperto nei giorni di Pasqua (domenica 27 marzo 2016) e Lunedì dell'Angelo (lunedì 28 marzo 2016) Biglietto: 4 € Mostra + Musei Civici di Pavia: 8 € Gratuito per under 26, over 70 e possessori di My Museum Card. Ulteriori informazioni sul sito www.museicivici.pavia.it

lunedì 7 marzo 2016

PADIGLIONE TIBET AL CASTELLO DI PAVIA


PAVIA: AL CASTELLO LA GRANDE MOSTRA “PADIGLIONE TIBET”

Spiritualità e Arte come cibo per la mente e per l’ Anima.
 

 

Pavia – S’ inaugura venerdì 11 marzo alle ore 18.00, la grande mostra “Padiglione Tibet” allestita presso il castello visconteo di Pavia, curata da Ruggero Maggi con la collaborazione di Giosué Allegrini.

“Un Paese è vivo quando è viva la sua cultura”

Questa semplice frase, ci comunica il curatore,  racchiude in sé il profondo significato che ha assunto la recente costituzione proprio in Italia del primo nucleo di pronto intervento artistico e culturale al mondo. Una sorta di Caschi Blu della cultura pronti ad intervenire ovunque si sfregi e si vandalizzi l'Arte. Finalmente una risposta concreta ai continui soprusi ed alla distruzione operati dalla barbarie imperante in certi paesi.

Il progetto Padiglione Tibet “il padiglione per un paese che non c'è”  ideato da Ruggero Maggi nel 2010 ha sempre agito in questo senso ridando dignità al popolo tibetano attraverso la conoscenza della sua arte e della sua cultura.

Tibet: una nazione che evoca da sempre un sentimento religioso, mistico, di pace, una vitale “centralina” spirituale per tutti gli esseri umani.

Padiglione Tibet, un’idea che nella propria semplicità racchiude una forte carica emozionale, è un sogno che ha lasciato il segno ponendosi l’obiettivo di far incontrare la sensibilità della cultura contemporanea occidentale con quella tibetana.

Anno del Dalai Lama. Sua Santità Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, il 6 luglio 2015 (20° giorno, del 5° mese dell’anno tibetano 2142) ha compiuto 80 anni. Oggi il Dalai Lama non è soltanto la massima autorità del popolo tibetano, ma anche un punto di riferimento fondamentale per decine di milioni di persone in tutto il mondo. Il Comitato Padiglione Tibet, la Fondazione  per  la Preservazione  della  Tradizione Mahayana (FPMT) e il Progetto L’Eredità del Tibet, come atto di affettuoso e sentito omaggio all’opera di questo altissimo testimone del nostro tempo, tra l’altro insignito nel 1989 del Premio Nobel per la Pace, hanno deciso di dedicare al Dalai Lama questo grande evento di arte contemporanea.

 La mostra, a cura di Ruggero Maggi e con la collaborazione di Giosuè Allegrini, sarà accolta presso il Castello Visconteo di Pavia storico complesso architettonico, fra i più importanti spazi espositivi nazionali legati all’arte e alla cultura. L’Amministrazione Comunale del capoluogo pavese, unitamente ai Musei Civici e all’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, particolarmente attente a privilegiare le iniziative culturali di respiro internazionale, sosterranno direttamente l’evento espositivo.
Una rassegna espositiva che intende rappresentare uno straordinario florilegio, una sintesi creativa delle precedenti tre edizioni (2011/2013/2015) di Padiglione Tibet nato come evento parallelo alla Biennale d’Arte di Venezia e durante il quale sono stati coinvolti importanti artisti contemporanei, tra cui il Premio Nobel Dario Fo, Gillo Dorfles e Dario Ballantini.

Un “fil rouge”, dunque, emozionale, suggestivo e appassionato che parte idealmente dal Tibet e giunge a Pavia, transitando per Venezia. Un “fil rouge” che ha coinvolto oltre cento artisti da tutto il mondo, impegnati nelle scorse edizioni veneziane di Padiglione Tibet, come a dire che la Libertà non ha, e non può avere, confini in quanto la Libertà è un sentimento incontenibile, inarrestabile, incoercibile.
A Pavia saranno quindi presentate le opere realizzate da noti artisti contemporanei direttamente sulle Khata, le tipiche sciarpe che in Tibet i monaci offrono in segno di saluto ed amicizia.
Un evento in cui verrà evidenziato il connubio tra Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale.
Così è per i monaci tibetani che hanno realizzato i mandala, cerchi della vita, un cammino fatto di segni e di colori che diventano simboli dell’universo, e si trasformano in un “Archivio di Strutture-Mandala” realizzate dai monaci, in sinergia con gli artisti di Padiglione Tibet che ne hanno tracciato le linee guida.
Così è per i buddisti tibetani, che nel far ruotare in senso orario le Chokhor, le ruote della preghiera, diffondono nel vento “Om Mani Padme Hum”, il mantra che, riprendendo la forma incisa dei petali del fior di loto, conduce la mente a ricordare come il più prezioso dei tesori, il Nirvana Buddista, non vada cercato nell’altrove, negli orpelli decorativi piuttosto che nelle ingorde velleità, bensì nel nostro cuore, nella quotidianità delle cose più semplici e umili, ma non per questo meno preziose. Ruote elaborate, per l’occasione, dagli artisti di Padiglione Tibet e realizzate in materiale ceramico dai laboratori albisolesi, che forniscono, sotto l’azionamento manuale dei visitatori, rinnovate esperienze sensoriali e spirituali.

Così è stato, infine, per i giovani studenti di Hong Kong che solo pochi mesi fa, durante la loro eroica protesta verso il governo centrale di Pechino, la cosiddetta “Rivolta degli Ombrelli”, hanno ricordato al mondo che non si può vivere senza Libertà. Ombrelli, dunque, quale emblema di una rivolta partecipata, ma anche simbolo di protezione; al contempo seducente oggetto estetico attraverso l’abile intervento artistico. Un oggetto, dunque, plurivalente, eclettico, democratico; un assunto di Libertà.

Saranno anche presentate la mostra di arte satirica Tibet… c'è poco da ridere” da un'idea di Maggi ed a cura di Dino Aloi con artisti italiani e francesi e quella dedicata al versatile e geniale Giuseppe Coco capace di misurarsi con la satira più amara e, contemporaneamente, con i temi più poetici dell'umana commedia “Coco & Milarepa – i colori dello spirito” presentata da Chiara Gatti.

Venerdì 11 marzo, giorno dell'inaugurazione, saranno presenti il testimonial della rassegna Alberto Fortis, noto performer e cantautore italiano e Ghese Lobsang Tenkyong che descriverà l'attuale situazione tibetana.

Sono inoltre previste opere di video arte, performances, incontri/insegnamenti buddisti tibetani e presentazioni di libri di cui verrà data notizia in seguito.

Artisti PADIGLIONE TIBET

Lorenzo Alagio, Filippo Altomare, Salvatore Anelli, Franco Ballabeni, Dario Ballantini, Calogero Barba, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, BAU, Luisa Bergamini, Carla Bertola, Giuseppe Bertolino, Giorgio Biffi, Mariella Bogliacino, Giovanni Bonanno, Rossana Bucci, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Paola Caramel, Paolo Carnevale, Bruno Cassaglia, Domenico Castaldi, Stefano Cerioli, Simonetta Chierici, Pino Chimenti, Barbara Codemo, Francesca Romana Corradini, Marzia Corteggiani, Marisa Cortese, Giampietro Cudin, Christine Davis, Teo De Palma, Adolfina De Stefani, Albina Dealessi, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di Fazio, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma, Gillo Dorfles, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Alessandra Finzi, Dario Fo, Giglio Frigerio, Fernando Garbellotto, Ornella Garbin, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Ivana Geviti, Riccardo Ghirardini, Gino Gini, Lillo Giuliana, Antonella P. Giurleo, Bruno Gorgone, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Giovanni Gurioli, Gennaro Ippolito, Oriana Labruna, Paolo Lamarque, Franca Lanni, Silvia Lepore, Pino Lia, Oronzo Liuzzi, Gian Paolo Lucato, Ruggero Maggi, Francesco Maglia snc, Antonello Mantovani, Silvia Mariani, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi, Renato Mertens, Fernando Montà, Lorenza Morandotti, Simona Morani, Tashi Norbu, Paolo Nutarelli, Orisol, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Sandro Pellarin, Renata Petti, Marisa Pezzoli, Giorgio Piccaia, Matteo Piccaia, Plumcake, Giovanni Genshō Ponzoni, Veronique Pozzi, Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Tiziana Priori, Mario Quadraroli, Angela Rapio, Carla Rigato, Giuseppina Riggi, Gian Paolo Roffi, Claudio Romeo, Maria P. Fanna Roncoroni, Jeannette Rütsche, Sergio Sansevrino, Roberto Scala, Anna Seccia, Gianni Sedda, Cesare Serafino, Lucio T. Serafino, Elena Sevi, Lucia Spagnuolo, Celina Spelta, Franco Spena, Ilaria Sperotto, Roberto Testori, Vittorio Tonon, topylabrys, Micaela Tornaghi, Alberto Vitacchio, Andrea Vizzini, Doriana Vovola.

Video arte
Francesca Lolli, Ruggero Maggi, Marco Rizzo.

Testi di
Adriano  Accattino, Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Gianluca Anselmo, Stefano  Antichi, Elisabetta Bacci, Piergiorgio Baroldi, Massimo Bignardi, Boris Brollo, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giorgia Cassini, Andrea Chinellato, Tamding Choephel, Stefano Dallari, Giulia Fresca, Ornella Garbin, Chiara Gatti, Lorella Giudici, Alexander Larrarte, Enzo Lo Scalzo, Ruggero Maggi, Mimma Pasqua, Cristina Romieri, Alberto Rovida, Massimo Scaringella, Giuliana Schiavone, Roberta Semeraro, Tiziana Tacconi, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali, Emma Zanella.

Artisti della mostra Tibet… c'è poco da ridere

Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto, Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.

La mostra è visitabile fino al 10 aprile 2016 Orari: da martedì a domenica 10 - 13 e 15 - 17.50

La biglietteria chiude 45 minuti prima della mostra.

Chiuso il lunedì.

Aperto nei giorni di Pasqua (domenica 27 marzo 2016) e Lunedì dell'Angelo (lunedì 28 marzo 2016)

 Biglietto: 4 €

Mostra + Musei Civici di Pavia: 8 €

Gratuito per under 26, over 70 e possessori di My Museum Card

Ulteriori informazioni sul sito www.museicivici.pavia.it

 

sabato 5 marzo 2016

INAUGURATA LA MOSTRA A VERBANIA "ERRARE ERRORE"


“ERRARE – ERRORE” LIBRI D’ ARTISTA A VERBANIA

Verbania – E’ stata inaugurata sabato scorso dall’ Assessore alla Cultura, Turismo e Istruzione del Comune di Verbania, Monica Abbiati, la mostra di libri d’ artista “ Errare – Errore”, curata da Marisa Cortese e Roberto Gianinetti. L’ Assessore  ha ringraziato i curatori per questa interessante mostra e spera sia il primo passo di un cammino per presentare nuove iniziative.
        da sinistra l' Assessore Monica Abbiati, i curatori Marisa Cortese e Roberto Gianinetti
 
La mostra è allestita nella suggestiva Villa Giulia, affacciata sul Lago Maggiore. Dopo l’ intervento dei curatori e dell’ Assessore, si sono svolte due performance: la prima curata dal Laboratorio di Narrazione di Verbania che hanno realizzato libri d’ artista ispirati ai racconti che gli stessi “narratori” hanno letto durante la loro performance, itinerante su richiesta. La seconda performance ha visto l’ artista, performer e danzatrice Grazia Simeone che con Isguven Mustafa ha presentato una danza per ricordare la tragedia dei migranti; una performance drammatica e coinvolgente, a lungo applaudita.

                                                    i "Narratori"
                                                          la performer Grazia Simeone

Questi gli artisti che partecipano con i loro libri d’ artista alla rassegna espositiva allestita al primo piano di Villa Giulia:

Chiara Mazzeri – Eliana Frontini – Albina Dealessi – Stefania Reitano – Piero Brombin – Biblioteca Gullbiana – Maria Grazia Martina – Claudio Grandinetti – Shizue Morioka – Cortese Marisa – Gloria Veronica Lavagnini – Bernardo Tirabosco – Emily Joe – Margherita Levo Rosenberg – Carla Crosio – Ornella Rovera – Anna Prestigiacomo – Aldo Merce – Lorenzo Peluffo – Chiara Giorgetti – Alfredo Bartolomeoli – Kaus – Urbino – Renato Luparia – Nadia Presotto – Antonella Prota Giurleo – Laura Mazzeri – Alessandro Manzoni – Silvia Fubini – Pierangela Orecchia – Chen Li – Lucrezia Zaffarano – Gloria Veronica Lavagnini – Mark Segal – Marica Rossi – Sofia Ferrari – Giancarlo Pavanello – Margherita Labbe – Fannidada – Luisa Facelli – Laura Valle – Marilena Pitturru – Claudia Canavesi – Karl Kern – Emanuela Mezzadri – Roberto Gianinetti – Paolo Seghezzi – Renata Torazzo – Alessia Meglio – Giorgia Derege – Silvio Pozzati – Vittorio Tonon – Paola Bertolazzi – Grazia Simeone – Vera Lobascio – Marco Esteban Cavallaro – Roberta Toscano – Maria Cristina Pasquali – Paolo Chirco – Ruggero Maggi.

Il tema della mostra “Errare – Errore” è quello stabilito dalla Triennale dei Libri d’ Artista di Vilnus, presente a Vercelli lo scorso settembre e allestita presso il Museo Leone ed in parallelo con la mostra curata da Roberto Gianinetti presso la galleria Studio 10. La mostra degli artisti italiani è stata presentata anche in Monferrato, a Coniolo, lo scorso dicembre.

Ora approda a Verbania, con il cambiamento di alcuni artisti; anche per questa rassegna è edito il catalogo.

L’ interessante rassegna espositiva, che non mancherà di affascinare i visitatori, rientra nelle numerose manifestazioni organizzate a Verbania per celebrare l’ 8 marzo ed è visitabile fino al 13 marzo 2016  da giovedì a domenica dalle 16 alle 19. Ingresso libero.

mercoledì 2 marzo 2016

MOSTRA LIBRI D' ARTISTA A VERBANIA


LIBRI D’ ARTISTA A VERBANIA

Errore – Errare -  Triennale dei libri d’ artista di Vilnius e non solo

Verbania – S’ inaugura sabato 5 marzo alle ore 17.30 la mostra di libri d’ artista allestita a Verbania, nella suggestiva cornice di Villa Giulia, affacciata sul lago Maggiore. La mostra è curata da Marisa Cortese e Roberto Gianinetti.

I libri d’ artista della Triennale di Vilnius, già esposti in Vercelli e a Coniolo, uniti a quelli di altri artisti italiani e del territorio verbanese, costituiscono una mostra tutta da scoprire in cui diversi elementi utilizzati come il metallo, il cartone, il vetro, la ceramica ecc… creano alchimie sorprendenti con il materiale specifico tradizionale del libro: la carta; la mostra è un’ escursione che si snoda tra significato e significante, in attesa che i visitatori osservino, tocchino, si stupiscano di queste alchimie.

Sabato, per l’ inaugurazione della mostra allestita dal 3 marzo, i visitatori saranno allietati dalla performance del “Gruppo Narratori” e dalla performance di ballo “Evocazioni in viaggio” di Grazia Simeone con Isguven Mustafa.

“Errare-Errore” è visitabile con ingresso libero fino al 13 marzo 2016, dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19.